La Cartapesta

La cartapesta è un'arte polimaterica di origini antichissime. Si utilizza con due procedimenti fondamentali: utilizzando una pasta di carta, papier machè, Christoph Weigel the Elder [Public domain], attraverso Wikimedia Commons ottenuta impastando la carta triturata con colle e acqua , oppure incollando fogli di carta uno sull'altro, come nei carnevali. In entrambi i procedimenti si utilizza materiale cartaceo di recupero, per questo la cartapesta è un'opportunità ideale per il riciclo della carta.
I primi manufatti si producono in Oriente: ciotole, vari oggetti di uso comune e perfino imbottiture degli elmi e delle armature dei guerrieri.Quando, nel '400, la cartapesta viene introdotta in Italia, si producono molte copie di opere religiose, statue e bassorilievi di Madonna col bambino, altari, nonché soffitti a cassettoni e apparati effimeri per festività. Anche grandi artisti come Donatello e Bernini utilizzarono la cartapesta per realizzare alcune loro opere. Dal '500 in poi , in tutta Europa, si fa largo uso della cartapesta per fabbricare ogni sorta di oggetti: manichini, cornici e mappamondi ( nel '500) – allestimenti teatrali , statue della Passione, maschere della Commedia dell' arte ('600).Nel '700 e '800 e fino al secolo scorso, grazie all'uso di nuovi macchinari che pressano la pasta di carta e sovrappongono i fogli, inizia in Europa una produzione seriale di armadietti, tavolini, scatole, paralumi, cavalli a dondolo, burattini, bambole, bottoni, giocattoli e persino tazzine da caffè.Si costruirono addirittura alcune abitazioni in Australia e una chiesa a Berghen, che rimase integra per circa 37 anni!

Oggi l'uso della cartapesta viene mantenuto nei carnevali e nel sapere di alcuni artigiani e artisti che portano avanti questa meravigliosa e antica tradizione.

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